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Sentiero n. 544 "dei quattro comuni"


Descrizione

Punto di partenza: Rocca di Visone (piazza Castello, 15010 Visone AL)

Punto di arrivo: Rocca di Visone (piazza Castello, 15010 Visone AL)
Lunghezza: 17,1 km
Tempo percorrenza: 4h circa
Grado di difficoltà: EE escursionismo per esperti
Dislivello: 249 m
Informazioni: Percorso ad anello

Il percorso 544 (insieme al percorso 541) parte dalla torre medievale del borgo antico di Visone, ritorna sulla statale dove gira a sinistra, ricalca un breve tratto della ex SS456 in direzione di Prasco fino all’altezza del cimitero e devia a destra, seguendo le indicazioni per il ristorante-pizzeria la Cappelletta.

Dopo aver superato il ponticello sul rio Visone, procede in salita sulla strada comunale, supera il passaggio a livello e prosegue fino alla svolta a destra per casa Piota, dove si immette su una comoda carrareccia in salita.
Il sentiero percorre a mezzacosta il versante boscato, seguendo la destra orografica del torrente Visone, poi con una secca svolta a sinistra abbandona la carrozzabile sterrata ed incomincia a risalire in maniera più decisa il versante, seguendo un’esile traccia tra la vegetazione invasa dalle spine dei rovi. Il sentiero scende leggermente lungo il versante e giunge all’inizio del tratto ad anello che il percorso N.544 compie. Si svolta a destra e subito dopo a sinistra per un sentierino in salita che raggiunge subito la strada comunale e, dopo pochi metri, svolta nuovamente a sinistra per riprendere a salire di quota ed arrivare sulla cima del Monte Menno (405 m), dolce rilievo dell’Acquese, ove è stata posta una grande croce moderna, dal quale si gode di uno splendido panorama sul territorio circostante.

Il percorso scende a piccoli tornanti lungo il versante Sud del rilievo interamente ricoperto dalle ginestre per arrivare alla piccola frazione di Santa Croce, ove si trova la Cappelletta di N.S. della Salute, dedicata a Monsignor Pietrino Principe, originario di questi luoghi. Il percorso passa tra le abitazioni della frazione Olive, continua a scendere verso il fondovalle per poi procedere lungo il corso del piccolo rio. Dopo averlo guadato, il percorso arriva al bivio, dove i sentieri 541 e 544 si separano. Qui troviamo la prima sorpresa, infatti un cartello indica che il N. 144 è chiuso. Averlo saputo prima? Decidiamo comunque di proseguire incuriositi dalla motivazione di questa chiusura.

Quindi si prosegue sulla sinistra, aggirando il versante boscato per raggiungere la strada comunale che si segue per un breve tratto, costeggiando i vigneti della zona, fino in prossimità della cascina Feglia dove si svolta a destra per una strada inghiaiata. Anche qui un secondo cartello indica che il sentiero N. 144 è chiuso. Ormai dobbiamo proseguire, sempre più incuriositi. Il percorso scende leggermente di quota ed in breve tempo si inoltra nel bosco fino all’impluvio del rio della Tina. Ecco che abbiamo finalmente capito perché il percorso è chiuso. Infatti il “sentiero” è completamente invaso dalla vegetazione e quasi cancellato da una probabile esondazione del rio Tina che lo ha parzialmente distrutto. Ma perché nessuno dei “4 Comuni” lo ha ripristinato? Lungo il tratto iniziale si trovavano dei passaggi attrezzati con corde e punti di appoggio che avrebbero aiutato l’escursionista lungo i tratti scivolosi o ripidi, ma anche se non ci sono più non è certo impossibile proseguire, anche per noi che eravamo con le scarpe da trial. Questo per sottolineare che con poco il percorso può essere ripristinato. Comunque, risaliti una piccola sponda a sinistra del rio, si costeggia una rete di recinzione ed infine si giunge alle sue origini.

In questo tratto si possono osservare e ammirare le pareti verticali, scavate nel tempo dal corso d’acqua, affioramenti di conglomerati immersi in un tipico ambiente umido, dove sulla destra si diparte la variante 544 A che si riaggancia all’anello in località Chiarlo, consentendo di abbreviare il percorso. Noi abbiamo scelto questa direzione che, dopo una ripida salita su sentiero appena visibile, ci ha portato sulla SP 206. Dopo averla attraversata si inizia a scendere a destra per la Cascina Cavalla e dopo alcuni tornanti si risale per una strada inghiaiata fino alla Loc. Chiarlo, dove si ricollega col N.544. Svoltando a destra si inizia un tratto molto panoramico, su un piccolo crinale erboso che tocca la località Il Poggio, da dove si può ammirare tutta la Val d’Orgeri con le sue piccole frazioni e a Ovest la vallata del torrente Visone e i paesi di Grognardo e Cavatore.
Il percorso inizia poi la discesa verso il fondovalle, dove scorre il rio Castellamare, tributario del torrente Visone; la discesa è ripida, su fondo eroso e bisogna fare attenzione.

Il percorso 544 prosegue fiancheggiando il rio in un tipico ambiente umido con pioppi, sambuchi e aceri fino al punto di guado, da dove inizia la risalita sul versante opposto; il sentiero giunge in località Le Vallette, piccolo agglomerato di case-residenze estive e poi svolta a destra tra le abitazioni, imboccando quello che viene chiamato il “Sentiero degli Amanti”.

Il passaggio lungo Costa La Corsica è caratterizzato dall’abbondanza indiscussa delle ginestre, che in primavera la colorano di un bellissimo giallo dorato; il percorso 544 giunge così al punto di chiusura dell’anello: da qui, svoltando a sinistra, inizia il rientro verso il paese di Visone, seguendo esattamente il tratto dell’andata.


(testo: Wikiloc)


Foto

Sentiero n. 544 "dei quattro comuni"


IndirizzoIndirizzo: Rocca di Visone (piazza Castello, 15010 Visone AL)

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