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Presentazione del Percorso della Memoria



Un itinerario sul territorio visonese inaugurato il 25 aprile 2025, in occasione dell'80° Anniversario della Liberazione, che si snoda lungo tutti i luoghi dedicati alla memoria dei fatti e delle persone

Descrizione

Percorso della Memoria è un itinerario sul territorio visonese inaugurato il 25 aprile 2025, in occasione dell'80° Anniversario della Liberazione, che si snoda lungo tutti i luoghi dedicati alla memoria dei fatti e delle persone che, tra il 1943 e il 1945, contribuirono con il proprio valore e, in molti casi, con la propria vita a liberare l'Italia dall'oppressione nazifascista.
  1. Belvedere Giovanni Pesce (Ivaldi, Visone), Medaglia d'Oro al Valore Militare;
  2. Giardini comunali Giorgio Andreutti (Giorgio);
  3. Regione Catanzo: luogo del rinvenimento del corpo del Partigiano Enea Ivaldi (Enea);
  4. Cascina Brichetto: luogo del rinvenimento del corpo di Michele Pittavino;
  5. Cimitero comunale: memoria di tutti i Partigiani e di Elliseo De Alessandri e Pierino Pesce.
Il Percorso è lungo circa xxx km e può essere facilmente fatto a piedi o in bicicletta.
 
«...C’è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall’altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m’intendi? Tutto servirà se non a liberare noi, a liberare i nostri figli, a costruire un’umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L’altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell’odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi. Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni ... Io credo che il nostro lavoro politico sia questo, utilizzare anche la nostra miseria umana, utilizzarla contro sé stessa, per la nostra redenzione, così come fascisti utilizzano la miseria per perpetuare la miseria, e l’uomo contro l’uomo...»
 
Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno
(Torino, Einaudi, 1947, p. xxx)


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