Seguici su
Cerca

3. Enea Ivaldi (Enea)



Partigiano
(Cairo Montenotte, 12 gennaio 1922 - Visone, 25 aprile 1945)

Descrizione

Il 25 aprile 1945 giunge a Visone un treno blindato tedesco proveniente da Campo Ligure, per rinforzare lo schieramento nazifascista concentrato nella zona termale di Acqui, nella fase di ritirata dalla Liguria verso il Po. Un distaccamento partigiano della Brigata Carlino attacca il convoglio, ma è costretto a ritirarsi dopo un iniziale scontro a fuoco, durante il quale il giovane Enea Ivaldi (studente ventenne nato a Cairo Montenotte, ma originario di Cassine) viene catturato dai tedeschi e immediatamente fucilato.
Gli spari vengono uditi anche da Angelo Mezzo, proprio mentre sta conducendo all’Hotel delle Terme di Acqui le trattative per la resa dei nazifascisti, su incarico del Comando della Divisione Viganò. Racconterà:. “si percepivano spari in lontananza e mi parve dalla zona di Lussito. Venni poi a sapere che si trattava di partigiani del Battaglione “Ennio”, appartenente alla Brigata “Carlino”, che avevano attaccato un treno armato tedesco. In quello scontro, cadde combattendo l’ultimo partigiano della Divisione “Viganò”: il partigiano Enea Ivaldi.”
A seguito dell’episodio, i tedeschi erano intenzionati a bombardare, per rappresaglia, l’intero paese e solo l’intervento del parroco Don Luigi Buzzi e del farmacista Dott. Pietro Olivieri, che si offrirono come ostaggi, li fece desistere.


Un altro Ivaldi, Antonio, era nato a Sant’Andrea di Cassine nel 1899 e faceva il ferroviere: si era dovuto trasferire dapprima a Cairo Montenotte dopo il matrimonio e poi a Torino, dove lo avevano mandato per via del lavoro.
Qui aveva trovato casa in via Polonia 53, con la moglie Giulia e con il figlio Enea.
Quando la causa partigiana strappa assurdamente alla vita il giovane Enea, proprio in vista del traguardo di quell’ideale di libertà e democrazia che l’aveva animata, suo padre Antonio decide di onorarlo con un gesto tanto nobile ed eroico quanto commovente: già il giorno dopo la sua morte diventa infatti egli stesso partigiano, unendosi alla 24° oooSquadra di Azione Patriottica Brigata ”Rissone” stanziata in Val Susa, dove adotta lo stesso nome di battaglia del figlio, “Enea”, e dove ooooiiocontinua a battersi al suo posto, oooooportando a compimento gli stessi suoi ideali fino alla resa totale dei nazifascisti piemontesi.


Foto

3. Enea Ivaldi (Enea)



Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito? 1/2

Dove hai incontrato le maggiori difficoltà? 1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri